Nel 1912, 482 anni dopo la venuta dei turchi in Epiro, le forze
epirote liberarono gran parte di quello che più tardi sarebbe stato chiamato
Epiro del Nord. Il confine epirota fu posto a nord delle città di Himara, Tepeleni e Pogrodets. Nel 1913 il Protocollo di Firenze cedette all'Albania tutto l'Epiro del Nord. La violazione del principio di autodeterminazione dei popoli fù giustificata
con la motivazione che si doveva fornire il Regno di Albania di un adeguato
dominio territoriale. Il Popolo d'Epiro, vedendo traditi i propri legittimi diritti dalle potenze
europee, insorse non tollerando il passaggio dall'oppressione ottomana a quella
albanese. Nel febbraio del 1914 cominciò la guerra di liberazione dall'occupazione
albanese e le forze indipendentiste occuparono gran parte di quello che oggi è
il territorio albanese. L'Albania chiese allora l'intervento delle grandi potenze del tempo ed il 5
maggio del 1914 fù firmato il Protocollo di Corfù redatto da un Comitato
Internazionale di Controllo formato da: Gran Bretagna, Francia, Germania,
Impero Austro-Ungarico, Russia e Italia. Tale protocollo accettato incondizionatamente dal Regno di Albania, garantiva
all'Epiro l'autonomia all'interno dello Stato Albanese, ma tale autonomia non
fù mai applicata. L'Epiro, riusci tuttavia ad autogovernarsi dal 1914 al 1916 circa, quando
l'Albania con la forza stroncò ogni aspirazione all'indipendenza. Molti patrioti presero la strada dell'esilio volontario, altri deposero le armi
in attesa di tempi migliori mentre clandestinamente restava in vita un
movimento indipendentista. Negli anni 30 l'Albania fù annessa con un plebiscito al Regno di Italia e Sua
Maestà Vittorio Emanuele III Re di Italia ed Imperatore di Etiopia assunse il
titolo di Re d'Albania. Nel 1942 in piena Seconda guerra mondiale sorse il Fronte di Liberazione
dell'Epiro del Nord. L'anno successivo i partigiani comunisti albanesi e greci attaccarono le forze
epirote e con l'instaurazione del regime di Enver Hoxa il popolo d'Epiro perse
ancora una volta la Sua libertà. Arrivando più vicino a noi, il Governo Monarchico in esilio e la Santa Chiesa
Ortodossa Epirota della diaspora hanno formalmente riconosciuto nel 1998 il
Principe Alessandro d'Epiro residente negli Stati Uniti quale legittimo
Sovrano. Alessandro con lettere patenti del 25 marzo 2001, ha nominato un Reggente; il
Principe Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia, con facoltà di restaurare la
Nobiltà Epirota, di istituire Ordini Cavallereschi, di costituire Accademie per
promuovere la cultura e la storia del popolo d'Epiro. Le sovrane lettere patenti di Alessandro sono di fatto e di diritto una vera e
propria abdicazione a favore del Reggente cui sono stati conferiti fons
honorum, jus gladi, jus imperii, jus majestatis.
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