Ezra, moderno principe e patriota, fra
Leopardi, pantere e gattopardi…
Intervista ad Ezra Foscari (a
cura di Carlo Traggia di Baio, Affari Italiani - giugno 2022)
Intervistiamo Ezra Annibale Teo
Paterniano Giustiniano Heraclio Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò
Leopardi… Non si tratta di una intervista di gruppo ma di una sola persona con sei
nomi e sei cognomi anagrafici, sintesi di secoli di alleanze matrimoniali fra
antiche dinastie che, documenti inequivocabili alla mano, hanno dato alla
nostra civiltà europea: imperatori romani e papi, dogi veneziani e podestà,
cardinali e condottieri militari, poeti come Giacomo Leopardi e scrittori come
Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ezra Foscari è persona assolutamente normale,
semplice e affabile, è sposato, ha due figlie femmine, lavora, con spirito
patriottico, nella Polizia di Stato (esattamente nella Polfer di Milano), gioca
a pallone con gli amici ed è appassionato collezionista di soldatini di piombo,
storici e fantasy. Ma la stessa persona è anche Patrizio Veneto, Barone, Conte,
Marchese, Principe, legittimo Capo di Nome e d’Armi della Casa Giustinianea
Heracliana del Romano Impero d’Oriente, così ufficialmente riconosciuto dalla
Chiesa Ortodossa, dalla Chiesa Cattolica Greco Melkita, dalla Chiesa Orientale
Siriaca e dalla competente Unione della Nobiltà Bizantina.
Allora Principe, cosa ci racconta
in merito alla sua storia e al suo ruolo…
Le attività della Casa Imperiale
(coordinate dalla Fondazione Archivio Storico Tomassini Paternò Leopardi,
associazione culturale, non a scopo di lucro, legalmente costituita e ufficialmente
riconosciuta dalla Repubblica Italiana, dalla Unione Europea e dalla Regione
Lombardia) sono soprattutto culturali, a tutela del patrimonio storico
identitario di famiglia e, più in generale dell’Impero Romano, e benefiche a
sostegno di diverse iniziative sociali che ci vengono segnalate dai nostri
amici. Le principali iniziative sono portate avanti dagli Ordini Dinastici, da
quello Nobiliare della Corona Heracliana di Costantinopoli e da quello Militare
della Guardia d’Onore di Santa Sophia. Io cerco solo di fare il mio dovere,
cercando di portare avanti degnamente il patrimonio storico e simbolico dei sei
cognomi che porto e rappresento.
Quando ho preso informazioni su
di lei con qualche mio altro contatto nobile, ho percepito qualche perplessità
nei suoi confronti…
Posso capire, tanti nomi e
cognomi possono creare confusione… Ma a fronte di tanti principi fasulli e
piccoli nobili veri, quanto supponenti e invidiosi… Posso solo dire: Io sono io
e loro non sono… come la famosa battuta del grande Alberto Sordi nel mitico
film Il Marchese del Grillo. Io non ho nessun vanto particolare, tantomeno
privilegi o pretese, ma mio padre era il conte dogale e patrizio veneto Marco
Foscari Widmann Rezzonico e mia mamma la principessa Evy Delia Tomassini
Paternò Leopardi, ho antenati e parenti sia nell’Ordine di Malta che in quello
Costantiniano di San Giorgio, e gli arciduchi Asburgo d’Austria e Ungheria sono,
da secoli, di casa nel nostro castello di famiglia in Carinzia. Io porto avanti,
con semplicità, al meglio delle mie possibilità, ma con orgoglio e
determinazione, queste tradizioni. I riconoscimenti storici e ufficiali ci sono
e sono inequivocabili, come lei ha potuto personalmente verificare, ma non devo
dare spiegazioni a nessuno. Noi rispettiamo tutti ma pretendiamo altrettanto
rispetto nei nostri confronti.
Quali sono i vostri prossimi progetti e
iniziative?
Stiamo organizzando al meglio la
nostra presenza su tutto il territorio nazionale, creando delegazioni regionali
e, nel futuro prossimo, sarà sempre più forte ed evidente il nostro legame
spirituale e la nostra collaborazione fattiva con l’Arcidiocesi Ortodossa
d’Italia, presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Metropolita Polycarpos,
Esarca del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Nella mia cerimonia di
intronizzazione (ovvero di accettazione ufficiale della eredità imperiale
bizantina del mio zio predecessore, il principe don Hugo Josè), sono stato
battezzato ortodosso, ed oggi riconosco in Sua Santità il Patriarca Ecumenico
Bartolomeo I, la guida spirituale mia, della mia famiglia, dei miei ordini e
istituzioni. Parallelamente accresceremo la nostra presenza nei Volontari
Nazionali della Santa Croce, associazione cristiana ecumenica di assistenza
sociale, protezione civile e primo soccorso.
Vuole aggiungere qualcosa alla
nostra breve intervista?
Certamente, grazie, vorrei
ringraziare tutti i miei parenti, amici, confratelli, associati, sostenitori,
collaboratori e benemeriti, in particolare: mio cugino il principe Piero Remo
Maria Caputo, la Guardia d’Onore di Santa Sophia, il professor Franco Cardini,
il generale Marco Bertolini, il generale Stefano Murace, il senatore Ignazio La
Russa, il conte avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone, l’arconte Nino
Iuculano, il marchese Costantino Lebano di Lustra e, naturalmente,
l’insostituibile “barone nero”.
Nessun commento:
Posta un commento