Roma, 09/02/2013 -
L’incontro questa mattina in San Pietro con Papa Benedetto XVI, al termine della
Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio
Bertone, è stato il momento culminante della settimana di celebrazioni per il
nono centenario della Bolla di Papa Pasquale II Pie Postulatio Voluntatis (15
febbraio 1113), che ha riconosciuto ufficialmente il Sovrano Ordine di Malta.
All’evento hanno partecipato oltre 4.000 membri e volontari dell’Ordine
provenienti da ogni parte del mondo, guidati dal Gran Maestro Fra’ Matthew
Festing. Presenti il ministro degli Esteri del governo italiano Giulio Terzi di
Sant’Agata, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, i rappresentanti
dei capi di Stato del Principato di Monaco, del Marocco e della Giordania.
Presente anche il Commissario Europeo per il Mercato Interno e i Servizi Michel
Barnier, oltre a numerose autorità civili, circa 170 tra ambasciatori e
rappresentanti diplomatici e una delegazione dell’Ordine di San Giovanni.
“Questa importante ricorrenza – ha sottolineato il Santo Padre – riveste uno
speciale significato nel contesto dell’Anno della Fede, durante il quale la
Chiesa è chiamata a rinnovare la gioia e l’impegno di credere in Gesù Cristo,
unico Salvatore del mondo. Al riguardo, anche voi siete chiamati ad accogliere
questo tempo di grazia per approfondire la conoscenza del Signore e per far
risplendere la verità e la bellezza della fede, con la testimonianza della
vostra vita e del vostro servizio, nell’oggi del nostro tempo”. “Per fede, nel
corso dei secoli – ha continuato il Papa – i membri del vostro Ordine si sono
prodigati, prima nell’assistenza degli infermi in Gerusalemme e poi nel soccorso
dei pellegrini in Terrasanta esposti a gravi pericoli, scrivendo luminose pagine
di carità cristiana e di tutela della cristianità. Nel XIX secolo l’Ordine si
aprì a nuovi e più ampi spazi di attività in campo assistenziale e a servizio de
gli ammalati e dei poveri, ma senza mai rinunciare agli ideali originari,
specialmente quello dell’intensa vita spirituale dei singoli membri … Non dovete
dimenticare mai le vostre radici, quando il beato Gerardo e i suoi compagni si
consacrarono con i voti al servizio dei poveri, e il privilegio Pie postulatio
voluntatis sancì la loro vocazione”. “Il vostro Ordine – ha ricordato Benedetto
XVI – rispetto ad altre realtà impegnate in ambito internazionale
nell’assistenza ai malati, nella solidarietà e nella promozione umana, si
distingue per l’ispirazione cristiana che costantemente deve orientare l’impegno
sociale dei suoi membri … La vostra preziosa e benefica opera, articolata in
vari ambiti e svolta in diverse parti del mondo, concentrata in particolare nel
servizio al malato con strutture ospedaliere e sanitarie, non è semplice
filantropia, ma espressione efficace e testimonianza viva dell’amore
evangelico”. “Cari amici – ha sottolineato il Pontefice – continuate ad operare
nella società e nel mondo lungo le strade maestre indicate dal Vangelo: la fede
e la carità, per ravvivare la speranza … Tali ideali sono bene espressi nel
vostro motto: «Tuitio fidei et Obsequium pauperum». Queste parole ben
sintetizzano il carisma del vostro Ordine che, come soggetto di diritto
internazionale, non ambisce ad esercitare poteri ed influenze di carattere
mondano, ma desidera svolgere in piena libertà la propria missione per il bene
integrale dell’uomo, spirito e corpo, guardando sia ai singoli che alla
comunità, soprattutto a coloro che più hanno bisogno di speranza e di amore”.
Successivamente, rivolgendosi ai membri dell’Ordine, Fra’ Matthew Festing ha
rimarcato la missione passata, presente e futura del Sovrano Ordine di Malta:
“Abbiamo ricoperto un ruolo importante in innumerevoli eventi storici, spesso
drammatici. L’Ordine di Malta è spesso stato costretto ad abbandonare ciò che
aveva costruito e ricominciare da capo. Ha affrontato vicissitudini che hanno
minacciato la sua stessa esistenza. Ma a distanza di quasi un millennio siamo
ancora qui. La missione è sempre la stessa: continuare a sostenere la lotta
contro la povertà, la malattia e la sofferenza in ogni continente. È una
missione necessaria oggi quanto novecento anni fa per alleviare le fragilità
fisiche e spirituali, per promuovere pace e giustizia e per aiutare il nostro
prossimo nel bisogno”. Qui di seguito il discorso integrale pronunciato da
Benedetto XVI:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130209_ordine-malta_it.html
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