Associazione Culturale Aristocrazia Europea

mercoledì 19 settembre 2012

CILANE Nobiltà Europea

 
 
La Commissione d'Informazione e Collegamento delle Associazioni della Nobiltà Europea compie oggi trent'anni di vita. E' quindi una buona occasione per esporre in questo opuscolo destinato ad un auditorio più esteso cosa rappresenti questa Commissione, ciò che ha ispirato e messo in opera, ciò che è stato realizzato in cooperazione tra le Associazioni che ne fanno parte, ed anche le prospettive e le esigenze alle quali dovrà far fronte nei prossimi anni.

Inizi della Commissione

Le origini della C.I.L.A.N.E. risalgono al 1957, scaturite da contatti bilaterali tra i giovani appartenenti alla Associazione della Nobiltà Francese (ANF) e Belga (ANRB) dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il gruppo dei giovani della ANF invitò i giovani nobili di altri paesi europei ad un incontro a Parigi dedicato al "Ruolo della Nobiltà nella società contemporanea". Questo incontro di due giorni è ricordato generalmente come il preludio dell'approfondimento dell'intento reciproco che si è sviluppato dopo di allora, portando diciotto mesi dopo, alla creazione della C.I.L.A.N.E.. In effetti, dopo una riunione a Monaco ed una sessione di lavoro sullo statuto a Parigi, è nell'inverno successivo che la C.I.L.A.N.E. ha tenuto a Parigi la sua riunione costitutiva il 25 aprile 1959.

Regolamento interno

La C.I.L.A.N.E. si compone di un Delegato ufficiale per ciascuna Associazione membro. Egli può essere accompagnato da tre persone ed in particolare da un rappresentante del gruppo dei giovani della sua Associazione. La C.I.L.A.N.E. si riunisce due volte l'anno, presso la sede che è quella della A.N.F. a Parigi o altrove. I normali compiti direttivi sono svolti da un coordinatore, eletto periodicamente tra i membri; egli presiede le riunioni. Le spese di gestione della Commissione sono sopportate annualmente dalle Associazioni che ne fanno parte. Il coordinatore può farsi aiutare da persone di fiducia. Lo statuto contiene inoltre disposizioni che stabiliscono regole di procedura. La possibilità di ammettere altre associazioni nobili è esplicitamente prevista.
Nel sottolineare l'autorità primordiale delle Associazioni membro, lo statuto assegna alla commissione i seguenti compiti:
- Mantenere e sviluppare tra di loro delle relazioni amichevoli e dei benefici reciproci.
- Favorire gli scambi fra i membri, specialmente tra i giovani appartenenti alle associazioni di nobiltà rappresentate.
- Assicurare un collegamento efficace tra le sue associazioni e costituire per esse un mezzo di informazione permanente.
Non bisogna considerare questi impegni come limitativi, ma piuttosto come una indicazione dei campi nei quali deve impegnarsi. In effetti le risoluzioni della Commissione si fanno sempre in gran libertà d'ingegno, si dibattono i problemi posti e ciascuna delegazione può proporre lo studio degli argomenti che ritiene appropriati. Il coordinatore propone un ordine del giorno comprendente tulli gli argomenti che ritiene opportuni. In fine, la stessa Commissione può suggerire tutte le regole che portino miglioramento allo statuto, nella misura in cui ciò si accerterà valido.
I campi di attività ed il margine degli obiettivi che la C.I.L.A.N.E. può stabilirsi sono abbastanza larghi. Naturalmente la commissione non eserciterà più il suo ruolo se saranno eccedute le competenze o le norme che regolano le attività proprie delle Associazioni che ne fanno parte. Non si deve dimenticare che l'azione della C.I.L.A.N.E. dipende prima di tutto dal sostegno apportato dalle Associazioni membre.
Ne risulta che la C.I.L.A.N.E. non è una confederazione di associazioni, che non è chiamata ad immischiarsi nei loro affari interni e che non è neanche una "lobby" a loro favore. Essa costituisce un organo comune tra le nobiltà d'Europa, che gli apporta la cornice necessaria ad una presa di coscienza di origini storiche, di tradizioni, di principi religiosi ed etici che gli sono comuni. Ciò che nel corso degli ultimi secoli ha separato la nobiltà dei nostri paesi non deve essere un ostacolo, ma piuttosto un invito a comprenderci meglio.

Manifestazioni dei giovani

I gruppi dei giovani (tra i 18 e 30 anni) hanno sviluppato, sotto gli auspici della commissione, molteplici manifestazioni a carattere internazionale, riunioni, week-ends, escursioni, cainpi per attività sportive, etc. Alcune di queste manifestazioni hanno avuto una così grande risonanza che i partecipanti si sono ritrovati venti anni dopo per commemorarne l'anniversario. Se aggiungiamo le manifestazioni proprie delle associazioni, riunioni, assemblee annuali, serate danzanti, etc. alle quali è invitato un gran numero di stranieri; di tanto in tanto sono state combinate le une con le altre. Si deve anche qui ricordare gli inviti a titolo personale di amici appartenenti ad associazioni straniere, conosciuti grazie ai contatti legati all'occasione dei precedenti incontri. Dall'importanza di questi incontri, la frequenza, gli anni, la durata, il numero ed i nomi dei partecipanti, è impossibile di valutarne, anche approssimativamente, la levatura. E comunque certo che gli incontri che hanno avuto luogo fin'ora sono stati parecchie migliaia. Complessivamente è qui che si sono concretizzati nel modo più evidente e soddisfacente gli intenti che i fondatori della C.I.L.A.N.E. si erano posti nel crearla.

Scambi

Per quel che concerne i giovani tra i 12 ed i l7anni circa, non esistono ancora dei veri scambi multilaterali. Solo funzionano gli scambi bilaterali tra le associazioni francese e tedesca grazie all'opera di una persona che raccoglie tutte le domande e offerte. Naturalmente ci sono scambi tra famiglie amiche ma si verificano al di fuori della C.I.L.A.N.E.
In questo contesto bisogna nominare anche i raduni realizzati negli ultimi dieci anni per i giovani di questa età in seno alle associazioni nazionali. Questi raduni hanno attirato da un anno all'altro un numero crescente di giovani di altri paesi. L'esperienza di vita in comune per delle settimane, gli incontri di giovani della stessa età di differenti paesi, l'avvio in comune per superare la stessa tappa, la sosta in ritrovi gradevoli e la partecipazione a riunioni amichevoli, tutto ciò ha contribuito a dare ai partecipanti una motivazione straordinaria. Non c'è che da augurarsi che questo successo abbia anche ricompensato gli organizzatori e gli ospiti per l'impegno avuto perche' questi raduni siano riusciti.
Non bisogna dimenticare l'accoglienza che hanno ricevuto, successivamente, coloro i quali soggiornarono nel paese di un'altra associazione. Se lo desiderano essi vengono accolti nel luogo del loro soggiorno dai responsabili regionali o locali delle nostre associazioni che li mettono direttamente in contatto con altri membri. In due casi, questi contatti sono anche finiti in gemellaggio di gruppi regionali e locali.

Congresso

Il congresso che si tiene ogni quattro anni tra un paese e l'altro ha preso un grande slancio. Tra gli 80 e i 250 partecipanti si riuniscono ogni volta per discutere di argomenti accurata mente preparati dalle delegazioni, e si prendono delle decisioni. E' anche l'occasione di visitare paesi, organizzare escursioni ed assistere insieme a cerimonie religiose. La parte ufficiale termina generalmente con una serata danzante.
La C.I.L.A.N.E. si occupa della preparazione in generale e fissa il tema del congresso mentre l'Associazione ospitante stabilisce il programma giornaliero e si incarica dell'organizzazione materiale e tecnica.
Tutti i congressi che hanno avuto luogo fin'ora (Parigi 1957, Monaco 1958, Bruxelles 1959, Vienna 1960, Baden-Baden 1963, Parigi 1965, Venezia 1969, Bruxelles 1973, Monaco 1976, Avignone 1982, Madrid 1985, Porto 1989) hanno avuto una rimarchevole risonanza. Quando i congressi tenninano, dispiace sempre di doversi lasciare dopo aver iniziato a far conoscenza; un buon numero di partecipanti hanno riassunto le loro impressioni dicendo che hanno avuto veramente la sensazione di appartenere ad una sola grande famiglia nobiliare d'Europa.
Fuori da questi congressi, le associazioni che invitano la C.I.L.A.N.E. ad una riunione nel loro paese organizzano generalmente in questa occasione un incontro amichevole e lo fanno coincidere con una manifestazione interna.

Altre attività

Tra le attività meno apparenti bisogna ricordare la reciproca messa a disposizione delle pubblicazioni tra le associazioni, l'informazione su soggetti di comune interesse, l'avviso sulle frodi dei nomi, e soprattutto gli scambi di idee.

Argomenti in sospeso

Questo incoraggiante bilancio non deve fare dimenticare che esistono anche delle imperfezioni. - Riflettendo sulla costruzione europea, si deve ammettere che la C.I.L.A.N.E. resterà un organo incompiuto fintantocché la nobità dei paesi dell'Europa del Nord non saranno associati. La nozione di solidarietà richiede di stabilire ugualmente dei contatti permanenti con la nobiltà cristiana, originaria soprattutto dell'Europa Orientale, che è dispersa attraverso il mondo e non ha per consegueza il modo di creare un'associazione, eccezion fatta per la nobiltà russa la cui sede è a Parigi. La scelta del francese come sola lingua ufficiale della C.I.L.A.N.E. rende difficile la cooperazione per le persone che non hanno padronanza del francese ed anche dispendiosa la traduzione dei testi redatti in un'altra lingua e vice versa. Ciò restringe le possibilità di comunicare i lavori della C.I.L.A.N.E. agli aderenti delle associazioni membre non francofone e di tenerle al corrente delle sue attività. Per porvi un po' di rimedio la Commissione ha ammesso recentemente l'inglese come lingua di lavoro e di riunione. Questa succinia esposizione non è il luogo più adatto per esaminare questi problemi più da vicino e per trovargli soluzione; senza dubbio bisogna accettare che non si può ancora ottenere tutto ciò che sarebbe augurabile.

Prospettive

Ci troviamo alle soglie del secondo millennio della nostra era. In questa fase della nostra storia noi constatianio da una parte la progressiva integrazione dei paesi della Comunità europea, ma dall'altra i profondi cambiamenti che toccheranno la nostra società come nostra concezione etica, religiosa e sociale.
Questo sviluppo riguarda naturalmente anche le tradizioni e gli ideali, le idee e le concezioni che ci hanno portato a istituire la C.I.L.A.N.E. ed a mettere in piedi le manifestazioni descritte. Essa costituisce una sfida senza eguale per noi tutti, sfida alla quale non ci possiamo sottrarre, se vogliamo mantenere la nostra identità.

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