Associazione Culturale Aristocrazia Europea

lunedì 26 novembre 2018

I Principi Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli...


COMUNICATO UFFICIALE della CASA IMPERIALE
Domenica XXVIII ottobre 2018, 

presso la Cappella Imperiale del Monastero Ortodosso di San Serafino di Sarov a Pistoia, il Conte Ezra Annibale Theo Paterniano Foscari Widmann Rezzonico (che vanta, fra i suoi antenati il Doge Francesco Foscari di Venezia e Papa Clemente XIII Rezzonico), è stato ufficialmente riconosciuto, battezzato (con i nomi di Basilio Heraclio Giustiniano), unto, elevato, intronizzato e benedetto come Principe Porfirogenito, Capo della Casa Imperiale Heracliana Giustinianea Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli e Gran Maestro degli Ordini internazionali cavallereschi dinastici (di legittima collazione privata), da Sua Eminenza Reverendissima Monsignor Silvano Livi, Vecovo di Luni ed Esarca della Santa Chiesa Greco Ortodossa Tradizionale Paleoimerologhita in Italia.

Alla solenne cerimonia religiosa cantata, durata quattro ore, hanno partecipato, oltre a parenti ed amici, numerose autorità e, fatto assolutamente importante e significativo, delegazioni ufficiali della Chiesa Russa Ortodossa del Patriarcato di Mosca e della Unione della Nobiltà Bizantina.

Presente, naturalmente, la consorte di Ezra, la Contessa Donna Maddalena (nata Nobile Messina di Milazzo), ora Principessa di Scilla e Cariddi, con le due figlie Contessine, Mara Delia e Anna Rachele, ora Duchessine, rispettivamente di Campofilone e Torre di Palme.

Nella gestione di questo importante patrimonio culturale, spirituale, araldico e cavalleresco, Ezra sarà affiancato dal carissimo e fedelissimo primo cugino, SAI il Principe Patrizio Marco Tomassini Paternò Leopardi, Conte di Monte Lupone e San Lopardo, ora Megaduca (di Fano, Fermo e Porto San Giorgio), Gran Collare e Gran Cancelliere degli Ordini Dinastici Imperiali di legittima collazione privata della Famiglia (Costantiniano di San Giorgio, Nobiliare della Corona Heracliana e Militare di Santa Sophia).

Padrini della Cerimonia sono stati il Duca Francesco Paolo Scarciolla del Gavatino di Torre Spagnola, il Conte Cesare Vernarecci di Fossombrone dei Principi d’Anjou della Verna (discendente da un ramo collaterale della Casa Reale Angioina di Napoli) ed il NH Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina (dicendente, come il Conte Ezra, da antica famiglia patrizia e dogale veneziana).

Fra i presenti alle cerimonia e gli insigniti degli ordini cavallereschi segnaliamo: il Principe Luca Scotto di Tella de’ Douglas di Castel di Ripa, la Duchessa Alessandra Moneta Caglio Monneret de Villard, il Duca Costantino Agelasto Sevastopoli, il Marchese Fabio Guasticchi di Cres, il Conte Michele Biallo di Avola Callattuvo e Serrano, il Conte Brunello Hennig Castellano di Malo, il Conte Alessandro Segni Bocchia di San Lorenzo, il Conte Massimo Paltrinieri di Carpi, il Barone Fabrizio Druda di Selvapiana, il Barone Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas, il Barone Pierpaolo Longo, il Barone Salvatore Lupo Migliaccio di San Felice, il Barone Antonio Rossano di Rossano Calabro, il Barone Diego Spanò Mazzacuva dei Tre Mulini, il NH Avvocato Marco Ganassini dei Conti di Camerati, autorità civili, militari ed ecclesiastiche, numerosi appartenenti alla Forze dell’Ordine, alla Forze Armate ed alla Protezione Civile.

Contemporaneamente alla cerimonia sono giunti i saluti, auguri e riconoscimenti ufficiali della Chiesa Siro Bizantina di Antiochia e della Chiesa Copta d’Egitto (che già riconoscevano lo zio SAI Don Hugo Josè), e degli eredi legittimi di altre famiglie già sovrane: Amoroso d’Aragona, Capone Nemagna Paleologo, Lascaris Ventimiglia Valperga Sammartino, Cabrera Rurikovich, Galitzine Gediminides. Riconoscimento importantantissimo è quello della Unione della Nobiltà Bizantina (fondazione di diritto internazionale con sede a Mosca, riconosciuta anche dal Patriarcato Ecumenico Ortodosso di Costantinopoli, e presieduta da SAI il Principe Vladimir Cantacuzene).

SAI il Principe Ezra ha già ordinato la riorganizzazione delle storiche istituzioni della Casa Impeiale e degli ordini cavallereschi di collazione (e la necessaria revisione ed aggiornamento dei loro statuti). Il Principe Porfirogenito ha quandi deciso di dedicare le future energie positive, e relative raccolte fondi, della Casa Imperiale, per la sistemazione del tetto della Cappella Imperiale e del Monastero Ortodosso di Pistoia, e per dare un concreto sostegno economico alle milizie armatevolontarie cristiane che difendono le chiese ed i villaggi della martoriate comunità di Siria ed Egitto.

Presto sarà messo online un sito ufficiale con tutte le informazioni necessarie ed il rinnovato organigramma.






giovedì 1 novembre 2018

Aristocratica festa per la Contessa Giuseppina Salvidio

Huge muster of aristocrats rolls up to the Italian Riviera for attending the whopping bash celebrating The Right Honourable Countess Lady Giuseppina Salvidio's birthday.


Genova, ottobre 2018

Rataplan! L'aristocrazia italiana a rapporto dalla basilissa dei salotti genovesi: la contessa Giuseppina Salvidio festeggia il suo compleanno aprendo le porte della sua casa genovese. Aristocrazia in senso contemporaneo, ovviamente. Perché, se è pur vero che la maggior parte dei signori invitati proveniva da quel ceto che ha retto, nel bene e nel male, le sorti d'Europa per un millennio, e che fra gli ospiti non sono passate inosservate le talari scarlatte e violacee di eminentissimi prelati, i tavoli da pranzo hanno però visto accomodati anche coloro fra le più eccellenti menti dell'imprenditoria, della finanza, delle scienze e delle professioni e pure alcuni noti ed acclamati self made men.

La contessa Giuseppina Salvidio considerata ormai, pacificamente, la più attiva e coronata da successo organizzatrice di eventi mondani in città, ha deciso, questa volta, di spalancare i battenti della sua dimora del centro di Genova per ricevere... mezza Genova: questo almeno a giudicare dalla interminabile coda di autovetture (alcune con autista) in fila per accompagnare i signori invitati al ricevimento. Festa rigorosamente in abito da sera, con addirittura qualche coraggioso che, per onorare l'antica tradizione secondo cui l'estate il Liguria finirebbe l'11 di novembre, San Martino, ha ritenuto caparbiamente di presentarsi in giacchetta bianca. Un evento questa volta - caso raro quando invita la contessa Giuseppina - senza un dichiarato obbiettivo benefico, anche se, indiscrezioni, fanno sapere che a molti degli ospiti, in maniera assolutamente riservata, si sarebbe comunicato che il più gradito regalo di compleanno avrebbe consistito in una donazione ad una nota e benemerita associazione caritativa molto cara alla Contessa.

 

Una festa meravigliosa che, fatto strano per un evento privato, ha richiamato l'attenzione di un cospicuo capannello di curiosi attirati dalle macchine di grossa cilindrata, le sfavillanti mise delle signore e da qualche personaggio famoso non lesto abbastanza a non farsi notare.
Camerieri in livrea con i colori della Casata, un programma di musica dal vivo - che ha compreso l'esibizione di una arpista di fama internazionale, che per la prima volta ha accettato di performare al di fuori di un auditorium - , intrattenitori, fuochi d'artificio, sorprese, un nugolo di rose bianche dono della Contessa alle dame intervenute a fare da cornice ad un banchetto squisitissimo e raffinato - il tutto curato, come di costume, nei minimi dettagli e con una particolare attenzione a che ogni singolo invitato si sentisse al centro dell'attenzione, benvenuto e valorizzato, - hanno garantito il successo di un ricevimento che resterà indimenticabile. Trovarsi poi alla presenza della incantevole contessa Giuseppina fasciata nel suo meraviglioso e conturbante abito da sera è stato per tutti i signori ospiti una abbagliante epifania che rimarrà scolpita nella memoria. Insomma, una celebrazione che già si colloca nella alta classifica delle più belle feste organizzate in Liguria dal dopoguerra ad oggi, merito anche del determinante contributo prestato dalla deliziosa e soave padroncina di casa: la leggiadra contessina Camilla. Senz'altro il momento culminante e di maggiore pathos della serata è stato quello del taglio della colossale torta, che non ha mancato di far commuovere i presenti laddove, proprio in quell'attimo, è stato davvero palpabile il sincero affetto e l'amore che la contessa Giuseppina ha saputo meritare da parte dei suoi tanti, tantissimi amici. Una schiera, che facendosi attorno all'elegante nobildonna raggiante e felice, le ha saputo ben tributare l'omaggio che solo chi ha speso tutta la propria vita per dedicarsi ai meno fortunati, ai diseredati ed agli afflitti può guadagnare. Momento a cui è seguito un lungo e scrosciante applauso, che si è trasformato in un abbraccio sentito e corale di tutti i signori invitati che si sono stretti al grande cuore della incomparabile Giuseppina come intorno ad un camino acceso.

Gli auguri alla nobile Festeggiata sono arrivati anche da parte di una Casa Reale, quella erede al Trono di Georgia: il Principe Reale - de jure - il Sovrano ovvero Sua Altezza Reale Irakli Bagration, non potendo intervenire personalmente a causa di impegni istituzionali, ha ritenuto di inviare alla celebrazione espressamente dall'antico Regno, in missione speciale quale propria rappresentante, Suo Onore la Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, affinché gratificasse la Contessa porgendole il regio messaggio con il quale l'Erede al Trono degnava rivolgere “in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza del giorno genetliaco di Sua Grazia la Signora Contessa Giuseppina Salvidio” - come si legge nella regia missiva - un pensiero benevolo e ben augurante a tutti i signori convenuti assicurando la propria regale presenza a Genova in gennaio. A proposito, indiscrezioni vorrebbero che, con successive lettere patenti, il Principe Erede al Trono, proprio in previsione della Sua futura visita in Liguria, abbia voluto nominare la Contessa “Dama" (di stanza a Genova) della propria Principesca Corte.

Tanti, tantissimi, gli amici ed i parenti invitati a questa formidabile gala, che non sarebbe stata possibile organizzare così bene senza il contributo dei cari, carissimi Stefano Durazzo di Gabiano e di Pontinvrea, Lorenzo Caracciolo di Vietri e di Casamassima, Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia - cugino della Festeggiata giunto appositamente dal Regno di Spagna -, Pietro Stagno d'Alcontres, il cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Romana Giovanni Gambaro di San Pietro, Luca Galletti di San Cataldo, il Duca Costantino Agelasto Sevastopolo, il recentemente riconfermato Presidente del “Sodalizio Casa Gregor” sedente in Genova dal 1949 Andrea Montagnini di Mirabello, Stefano Bragadin, Antonella Gramatica di Bellagio e di San Michele, Giovanni Polito Piromallo di Montebello, Alessandra Burke, Gianluca, Isabella e Cristina Mambilla, Maurizio, Umberto e Maria Virginia Reggio, Bruno Castellani di Malo, Giovanni Cavallanti Ferrero, Margherita Ciurlo, Marinetta Boscarelli, Lidia Melis Todde De Plano, Alberto Uva Sormani Marzorati di Missaglia, Simonetta Ciano di Cortellazzo e di Buccari, Harald von Heimburg, Eugenia Diamanti, il nobile cavaliere Douglas Lantermo, Luca Coppede' e Gianni Cuttica.