Associazione Culturale Aristocrazia Europea

domenica 29 dicembre 2019

Stemmario di Aristocrazia Europea (opera di Stefano Manni)


Stemmi di: il presidente onorario Principe Don Sforza Ruspoli di Cerveteri, il presidente emerito NH Conte Ezra Foscari Widmann Rezzonico (Tomassini Paternò Leopardi), il presidente effettivo Conte Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, la vice presidente Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, il vice presidente Loris Castriota Skanderbegh (Principe d'Albania), il Nobile Roberto Jonghi Lavarini (Walser Freiherr von Urnavas), il Conte Alessandro Romei Longhena (di Bergantino), il compianto Marchese Luigi Coda Nunziante (di San Ferdinando), il Nobile Diego Martino Zoia, il Conte Professor Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo (presidente della Consulta Araldica, storica, genealogica, nobiliare, cavalleresca) ed il Nobile Colonnello Stefano Manni (di Isola di Torre Maina).

Dei sopracitati sono stati riprodotti solo i nudi scudi (volutamente senza elmi, corone, svolazzi, tenenti e onorificenze) a rappresentare lo spirito fraterno e l'essenza culturale del sodalizio. Ezra Foscari ha voluto, dei suoi sei stemmi legittimi, solo quello principale dei patrizi veneti e Dogi veneziani. L'aquila nera bicefala, su sfondo giallo oro, con corona e globo crociati, scettro di governo e spada di difesa, che guarda a oriente e occidente, rappresenta la tradizione imperiale romana, europea ed eurasiatica, bizantina, russa, carolingia e germanica.

Lo stendanrdo di Aristocrazia Europea è stato realizzato a mano dal consocio Maestro Nobile Cavaliere Grande Ufficiale Colonnello Stefano Manni di Isola di Torre Maina, con tecnica mista ad olio su cartoncino ruvido martellato (base cm. 43 altezza cm. 60).

sabato 10 agosto 2019

Aristocrazia Europea: "noblesse oblige"...



Intervista a Roberto Jonghi Lavarini (*), promotore e motore organizzativo di Aristocrazia Europea, del quale è stato anche vice presidente.

La vostra, se pure di recente costituzione, si è affermata come prima associazione, superando anche storiche  sigle come il Corpo della Nobiltà Italiana e la Unione della Nobiltà d'Italia...

La nostra associazione oramai è una forza consolidata, con i suoi oltre 500 aderenti e fra questi, non solo una ventina di rappresentanti di antiche case già sovrane, ma anche intellettuali, artisti, docenti universitari, alti ufficiali delle forze armate, diplomatici ed ecclesiastici sia cattolici che ortodossi. Facciamo la differenza sia per la nostra assoluta fedeltà ai valori ed ai principi di aristocrazia, cavalleria e monarchia, che per le nostre tante iniziative culturali, sociali e benefiche. Ma siamo unici anche perche badiamo più alla sostanza che alla forma, direi moderni nobili di pensiero e azione, in modo assolutamente serio e semplice. Non posso che ringraziare il presidente Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, ed i vice presidenti Lali Panchulidze e Loris Castriota Skanderbegh, ma un ringraziamento speciale è certamente dovuto al copromotore Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi ed al nostro ispiratore e costante punto di riferimento, il mitico e saggio principe romano Sforza Ruspoli di Cerveteri, vero esempio di nobile militante.


Lei si trova in vacanza in Liguria dove co
ntinua le sue attività promozionali e di PR anche per Aristocrazia Europea...

Santa Margherita Ligure è da sempre ritrovo delle classi dirigenti del nord, quindi, storicamente, anche della nobiltà. A San Michele di Pagana vi è poi il magnifico palazzo che i marchesi genovesi Spinola hanno donato al Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta  che è ancora usata per la villeggiatura del Gran Maestro SMOM che quando arriva, come in questi giorni, fa issare, sul pennone della torre vista mare, la bandiera rossa con la croce bianca ottagona, per segnalare ufficialmente la sua presenza di capo di stato. In questi giorni mi sono visto con Cesare Vernarecci di Fossombrone, Stefano Manni di Isola di Torre Maina, Domenico Ganassini di Camerati, Mariofilippo Brambilla di Carpiano, Paolo Marulli di San Cesario, ma ho incrociato anche Guglielmo Guidobono Cavalchini, Lodovico Boetti Villanis, Giuseppe De Francisco Mazzaccara di Celenza, Stefano Durazzo di Gabiano e tanti altri blasonati più o meno noti. Si parla di tutto, di arte e cultura, ma anche di questo discusso e discutibile pontificato, di politica, del ruolo e dei doveri religiosi e patriottici delle cosidette elite tradizionali.


Quali sono le future iniziatve di Aristocrazia Europea?

Aristocrazia Europea sta organizzando, con alcuni docenti universitari, un corso di formazione culturale (di materie complementari della storia, ovvero genealogia, diritto nobiliare, ordini cavallereschi e araldica) che avrà un suo riconoscimento pubblico ufficiale. Poi, da tempo, insieme ad alcuni amici eurodeputati, in primis l'amico leghista Angelo Ciocca, stiamo pensando ad un tribunale europeo che si occupi di queste materie, mettendo finalmente ordine e tutelando verità, giustizia e onorabilità di titoli nobiliari e cavallereschi, e stemmi araldici, visti come patrimonio storico e identitario. Poi dal 2020 sarà finalmente attivo e assegnato il premio internazionale Aristoi, dedicato alle migliori eccellenze (aristocrazie) della cultura e del volontariato. Infine, sono quasi pronti tessere, attestati e spille per i nostri associati ed anche la raccolta delle adesioni per il nostro almanacco stemmario che sarà, anche in questo caso, una cosa unica e di altissimo prestigio, con gli stemmi dei nostri associati ridisegnati a mano dallo stesso artista, come si usava un tempo.


(*) Roberto Jonghi Lavarini
(classe 1972, nato a Novara, residente a Milano, nobile decurione di Ornavasso e patrizio ossolano, uradel von Naters e walser freiherr von Urnavas, cavaliere degli ordini dei Santi Maurizio e Lazzaro e Costantiniano di San Giorgio, membro della Società Genealogica italiana, del Centro Studi Araldici, dell'Archivio Storico Leopardi di Costantinopoli, consigliere della Casa Imperiale Cantacuzene di Bisanzio e della Casa Reale Bagrationi di Georgia, laureato in Scienze Politiche, ramo storico internazionale, con una tesi in sociologia della comunicazione dal titolo "Araldica, tradizione e comunicazione").

mercoledì 6 marzo 2019

L'arte e la cultura uniscono Genova alla Sardegna...




Odo Tinteri, ovvero la Mela che mangiò Adamo

E' questo famoso calembour di Tinteri a dare il titolo alla serata organizzata in suo onore Giovedì 7 marzo presso il laboratorio genovese dell'artista alla Salita Pollaioli 6, dalle ore 18.30.  Odo, nativo di Porto Torres, arriva a Genova giovanissimo. Da freschissima matricola all'Accademia Ligustica di Belle Arti, entra ben presto a far parte della comunità artistica cittadina, imponendosi da subito per il suo estro creativo. La sua formazione avviene però anche al di fuori della Liguria: viaggia in tutto il mondo dove conosce artisti ed espressioni culturali che contribuiscono ad affinarne e personalizzarne il gusto e la sensibilità. Pittore, scultore, ceramista e designer Odo Tinteri è un artista a tutto tondo, che non ha mancato di cimentarsi anche come scrittore: suo è il libro “Odo dei caruggi”. La poliedricità di Odo, proprio a cagione della vastità e della varietà della sua produzione estetica, può non rendere immediatamente percepibile il fil rouge che lega le tante opere fra di loro. E proprio questo dovrà essere, nelle intenzioni degli organizzatori i cugini Giuseppina contessa Salvidio e Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia -  per tutti l'amato Paolotto - l'obbiettivo della serata. Ovvero - offrendo ai partecipanti la visione sinottica della intera gamma della produzione di Tinteri - dare loro la possibilità di percepire la trama sottile, ma rigorosa, che unisce fra di loro tutte le creazioni del talentuoso Professore. Insomma, plasticamente, poter apprezzare una sua scultura appoggiata su di un mobile da lui disegnato, con sullo sfondo un quadro dal lui dipinto, ascoltando passi tratti da una sua opera a stampa. E tutto questo trovandosi nel suo laboratorio, luogo dove è davvero palpabile questa energia creativa, brodo prebiotico del quale anche il profano, immergendovisi completamente, può coglierne la forza impetuosa e veemente da cui è scaturita la materia forgiata. Arte, che è già vivente nella mente del suo creatore, ed a cui lui conferisce corporeità solo al fine di renderla percepibile anche agli altri: un sommo gesto di generosità, dunque. Ad accompagnare gli ospiti in questa esperienza, coordinati dalla direzione artistica di Marco Pepe', saranno musicisti ed attori teatrali, i quali, attraverso le proprie esibizioni, cercheranno di offrire la loro personalissima chiave di lettura delle opere del Maestro. Fra gli invitati: Sua Altezza Imperiale la Principessa Donna Maddalena Foscari Widmann Rezzonico Paternò Leopardi di Costantinopoli e la Contessa Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri Zostepatrikia Svorianka Velikajedi. I partecipanti saranno poi rifocillati da una refezione che avrà come tema la cucina tradizionale sarda, come anche sarda sarà la carta dei vini. Prodotti tipici bio che il Professore Odo Tinteri farà giungere appositamente dalla Sardegna. Soirée nella quale echeggeranno ancora nella memoria di taluni privilegiati il plauso e le ovazioni riconosciute all'artista Pier Canosa nel corso delle sensazionali celebrazioni a lui tributate. Così come allora, essendo nuovamente prevista una grande partecipazione di amici ed estimatori, la partecipazione all'evento, per coloro i quali non avessero ricevuto l'invito nominale, è subordinata all'accreditamento da svolgersi on-line inviando una mail di presentazione con i propri dati ad eventi.artre@gmail.com


lunedì 25 febbraio 2019

Casa Imperiale Cantacuzene di Bisanzio

Inaugurazione e presentazione ufficiale delle delegazione...







Alla importante e simbolica presenza del Console Generale della Romania, l'Avvocatessa Iulia Adriana Cupsa Kiseleff, con una solenne cerimonia religiosa ortodossa, sabato 23 febbraio, a Cuggiono, in provincia di Milano, è stata ufficialmente formalizzata e presentata la Delegazione italiana della Casa Imperiale Cantacuzene di Bisanzio (Voivodi, ossia Principi Sovrani di Valacchia, Transilvania e Moldavia). Delegato è Sua Eccellenza il Sevast (titolo slavo bizantino corrispondente a Conte Ambasciatore plenipotenziario) il Reverendissimo Padre Claudiu Ioan Cocan, giovane sacerdote transilvano, parroco della Chiesa Ortodossa romena in Italia. A coadiuvarlo, due suoi autorevoli compatrioti, residenti da tanti anni in Italia: la Baronessa Lucia Chelcea e l'Ing. Romolus Popescu, presidente della Associazione dei Romeni in Italia. Il Barone Roberto Jonghi Lavarini, rappresentante della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, ha portato il saluto ufficiale di Sua Altezza Imperiale il Principe Basileus Vladimir Alexandrovic Gorshkov Cantacuzene, giovane medico cardiochirurgo e ricercatore universitario a Mosca, Capo della Casa, riconosciuta dalla Santa Chiesa Ortodossa (Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, Patriarcato Russo di Mosca e Chiesa Ortodossa di Romania). Al Sevast Cocan sono giunti numerosi saluti e auguri, fra questi quelli: del Conte Pierluigi Romeo di Colloredo Mels (presidente di Aristocrazia Europea), del Nobile Loris Castriota Skanderbegh dei Principi d''Albania, di Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri Zostepatrikia (rappresentante della Unione della Nobiltà Bizantina), di SAI il Principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi e di SE il Principe Don Sforza Ruspoli di Cerveteri. Alla cerimonia sono intervenute varie autorià civili, religiose e militari ed esponenti della nobiltà e cavalleria cristiana, fra questi: il Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina, il Marchese Piero Malatesti dei Malatesta di Rimini, l'Architetto Gianfranco Guerra della Confraternita Templare OSSCBS, ed il Conte Massimo Paltrinieri di Carpi dell'Ordine della Concordia. Il Sevast Cocan rappresenta in Italia anche gli ordini cavallereschi internazionali di legittima collazione privata della famiglia Cantacuzene, ovvero l'Ordine Imperiale di San Costantino il Grande, e l'Ordine Imperiale del Drago, reso noto in letteratura e cinematografia, come ordine cavalleresco militare del "Conte Dracula", in realtà il Principe Vlad Tepes Dracul di Valacchia, eroe cristiano contro l'invasione ottomana dei Carpazi e dell''Europa. Il Principe Vlad Cantacuzene ne è il legittimo e riconosciuto erede.

venerdì 22 febbraio 2019

Genova magica...



CHAMPAGNE E PASTICCINI CON IL MAESTRO PIER CANOSA

Mercoledì 27 febbraio, dalle ore 18.00, pochi e selezionatissimi invitati avranno l'onore di essere ricevuti, per un pomeriggio di pasticcini e champagne, dal celebrato e riverito Maestro Pier Canosa presso il suo atelier nel centro di Genova.
Durante il ricevimento, i rari prediletti avranno la fortuna ed il privilegio di assistere, in  anteprima assoluta nazionale, alla presentazione della sua ultima raccolta di realizzazioni creative. Infatti, il Maestro Pier Canosa, straordinario pintore e stilista - corteggiato anche dalla maison parigina Leonard e da Hermès -, Accademico d'Onore dell'Università
San Cirillo di Malta, fondata nel 1669,
schiuderà il suo celeberrimo forziere delle meraviglie. Splendido scrigno contenente un autentico tesoro di sete preziose: ovvero i suoi esclusivi foulard capolavoro in edizione limitata.
Il ruolo di mattatore di questa coloratissima mostra antologica di stole, scialli, sciarpe e fazzoletti, dove è l'eleganza ad essere protagonista, spetterà evidentemente al suo curatore, il cavaliere Marco Alex Pepè. Marco, scrittore e giornalista, è uno fra i maggiori esperti, a livello internazionale, della produzione pittorica di Canosa, ed è noto al grande pubblico italiano anche come ospite fisso al Maurizio Costanzo Show ed a Domenica In.
Questo straordinario evento - organizzato dalla Basilissa dei salotti genovesi la contessa Giuseppina Salvidio, con la partecipazione dell'adorato cugino Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia, per tutti l'amato Paolotto -, ha l'obbiettivo di consentire agli intervenuti di avvicinarsi a questo importante creativo di fama internazionale comprendendone la genialità attraverso il contatto con le sue composizioni. Estroso Maestro che è, pacificamente, universalmente considerato il vero corifeo della rappresentazione della purezza del colore:
talento che l'Accademico Pier Canosa predilige ed esalta, in particolare, nelle sue sublimi composizioni floreali.
All'evento è prevista la partecipazione, altresì, di Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri. Ovvero un alto funzionario della Casa Reale di Georgia che giungerà a Genova con l'incarico ufficiale - conferitole dall'Erede al Trono S.A.R. il Signor Principe Irakli Bagrationi Imeretinsky in Persona - di stringere con l'entourage del Maestro accordi preliminari in vista della mostra personale a lui dedicata che dovrebbe tenersi in Georgia nel maggio del 2020. Esibizione che si svolgerà presso il palazzo reale di epoca medioevale Batonis Tsikhe nella città di Telavi. La Mandilosani Lali, poi, nell'ambito di una breve cerimonia il cui resoconto troverà spazio sui principali organi di stampa georgiani, consegnerà al Maestro Pier Canosa il brevetto di “Pittore della Corte georgiana”, nonché quello di cavaliere del Reale Ordine dei Santi Davide e Costantino.

Per info e prenotazioni: genova.magica@gmail.com

giovedì 7 febbraio 2019

Genova international VIP


I colori della primavera arrivano in inverno! Presentata a casa della contessa Giuseppina Salvidio, in anteprima assoluta nazionale, la nuova esclusiva collezione di opere d'arte su seta del maestro Pier Canosa: ovvero i suoi foulard capolavoro in edizione limitata. Pier Canosa, straordinario pittore e stilista, corteggiato anche dalla maison parigina Leonard e da Hermès, svela la sua ultima raccolta di realizzazioni creative e la ghiotta occasione diventa subito un happening artistico - culinario di altissimo livello. Non solo arte, verrebbe da dire varcando la porta dei meravigliosi saloni affrescati in cui frotte di camerieri in livrea volteggiano da un tavolo all'altro servendo squisiti antipasti e champagne d'annata... Ma chi lo ha detto che la bellezza si goda meglio a stomaco vuoto, ci dice sorridendo raggiante la vera mente dietro l'organizzazione di questa splendida serata: l'apollinea e seducente contessa Giuseppina Salvidio alias la divina Basilissa dei salotti genovesi, ovvero il suo nome d'arte e con il quale è ormai nota agli annali delle cronache mondane. Magnifica nobildonna che ha voluto mettere a disposizione la sua mirabile residenza invernale per presentare, anche a Genova, questo vero e proprio forziere delle meraviglie contenente un autentico tesoro di sete preziose su cui sono raffigurate opere originali del grande Maestro Pier Canosa, Accademico d'Onore dell'Università San Cirillo di Malta, fondata nel 1669. Pier Canosa, pittore e illustratore di fama internazionale, è il vero corifeo della rappresentazione della purezza del colore, caratteristica che Pier Canosa predilige ed esalta, in particolare, nelle sue celeberrime composizioni floreali. Il ruolo di mattatore di questa coloratissima mostra antologica di stole, scialli, sciarpe e foulard, dove è la bellezza ad essere protagonista, spettava evidentemente al suo curatore, Marco Alex Pepè. Marco è uno fra i maggiori esperti, a livello internazionale, della produzione pittorica di Canosa e noto al grande pubblico italiano anche come ospite fisso al Maurizio Costanzo Show ed a Domenica In. Marco Pepè, che ha selezionato e presentato le opere, ha dovuto ammettere, in tutta sincerità, come la  nuova collezione superi tutte le altre per grazia e magnificenza. Una occasione, questa, che ha consentito alla contessa Giuseppina Salvidio di aggiungere un'altra medaglia al suo già blasonato palmares di vulcanica organizzatrice di eventi. Infatti, riuscire a conquistare l'autorizzazione di presentare, in una dimora privata, ancorché aristocratica, opere inedite di un artista come Canosa costituisce un unicum cui solo la vulcanica ed inarrestabile Gentildonna poteva ambire ed ottenere. Nel corso della piacevole soirée è stata anche festeggiata, con una bellissima torta, la visita a Genova del prediletto cugino della padrona di casa contessa Giuseppina Salvidio, Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia, per tutti l'amato Paolotto, il quale risiede ormai stabilmente nel Regno di Spagna, a Siviglia, dove è un noto e stimato giovane Avvocato andaluso. Una serata che, nell'insieme, ha visto protagonista il buon gusto, l'arte e la cultura a cui però, come di consueto agli eventi firmati contessa Salvidio, ha fatto da fregio: un menu vario e delicato - che ha raggiunto l'apogeo della squisitezza con la celebre torta al cacao “Matilde”: raffinata e deliziosa, acme e zenit dell'arte pasticcera europea -, musica dal vivo, intermezzi di danzatrici  e cantanti e sorprese per tutti gli ospiti intervenuti. Fra i quali è necessario ricordare: in primis, ovviamente, il prezzemolo delle feste genovesi, il gaudioso e gaudente, magnifico e munifico playboy epicureo, il bon vivant marchese Stefano Durazzo di Gabiano e di Pontinvrea: ultimo autentico gran viveur devoto epigono di Porfirio Rubirosa e di Giacomo Casanova; Beatrice Del Balzo di Presenzano; Emanuele Filiberto di Savoia; Lorenzo Caracciolo di Vietri e di Casamassima; Arianna Zavagli Ricciardelli delle Caminate; Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia, diletto ed adorato cugino della contessa Giuseppina Salvidio giunto appositamente da Siviglia - la patria del Flamenco - dove è annoverato fra i più seri e stimati giovani Avvocati andalusi; Pietro Stagno d'Alcontres; il cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Romana Giovanni Gambaro di San Pietro; Luca Galletti di San Cataldo; Giuseppe ed Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo; il recentemente riconfermato Presidente del “Sodalizio Casa Gregor”, sedente in Genova dal 1949, Andrea Montagnini di Mirabello; l'Accademico Archeologico Italiano Stefano Bragadin; Antonella Gramatica di Bellagio e di San Michele; Gianluca, Isabella e Cristina Mambilla; il produttore cinematografico Enrico Clerici; Maurizio, Umberto e Maria Virginia Reggio; il senatore Giorgio Bornacin; Bruno Castellani di Malo; Giovanni Cavallanti Ferrero; Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri; Margherita Ciurlo; Luca Coppede': il discendente del celestiale Gino; il cavaliere di collare dell'Ordine dell'Aquila Romana Lupo Migliaccio di San Felice; il già presidente del Consiglio della Regione Liguria Gianni Plinio con Donna Marina; Alberto Uva Parea Sormani Marzorati di Missaglia; Marinetta Boscarelli; il grande ufficiale dell'Ordine dell'Aquila Romana Carlo Alberto Biggini Junior; Lidia Melis Todde De Plano; Simonetta Ciano di Cortellazzo e di Buccari; Harald von Heimburg; il nobile cavaliere Douglas Lantermo. Di seguito una piccola selezione dal servizio video e fotografico realizzato dal photoatelier Marino - sede di Genova, quella alla Galleria Mazzini 72 Rosso - a cura del maestro fotografo il cavaliere Carmelo Marino in persona. (articolo a cura di Eleonora Parodi, Speciale VIP, Secolo EF)