Associazione Culturale Aristocrazia Europea

lunedì 9 luglio 2018

ROYAL HOUSE BAGRATIONI OF GEORGIA

lunedì 9 luglio 2018

La Georgia, l'Armenia e la Dinastia Bagrationi...


Molti amici italiani ci chiedono spiegazioni in merito all’attuale situazione della Famiglia Reale Bagrationi e alla effettiva possibilità istituzionale del ritorno della Monarchia in Georgia. Il dato fondamentale per capire gli attuali assetti dinastici e politici è, ci dispiace dirlo ma siamo obbligati a farlo, il disastroso divorzio fra il principe David Mukhrani e la principessa Ana Gruzinsky (figlia di Nugzar), che, nel 2013, ha impedito l’allora sicuro ripristino della monarchia, fortemente sostenuto dal nostro Santo Patriarca Ortodosso, Ilia II. Da allora, si sono succeduti scandali e polemiche che hanno coinvolto i due ex coniugi, facendo perdere loro ogni credibilità, e indebolendo molto il partito monarchico. Per questo, oramai da alcuni anni, la maggioranza dei religiosi, dei nobili, dei cavalieri templari e dei monarchici georgiani sostiene come legittimo erede al trono della Georgia unita: Sua Altezza Reale il Principe Irakli Bagrationi Imeretinsky (di Imereti), Capo indiscusso della Casa Reale dell'antico Regno di Imerezia (dal 2017). Il giovane, Irakli, persona seria, semplice e molto religiosa, gode di un crescente consenso della popolazione georgiana, soprattutto fra i giovani, e rappresenta una speranza per la difesa della nostra storia, identità e unità nazionale. Recentemente, lo stesso Irakli, è stato ufficialmente riconosciuto anche come legittimo erede della Dinatia Reale Bagratuni ai troni di Armenia e Cilicia. Obbiettivo metapolitico è la nascita di una moderna monarchia federale che unisca i due storici stati cristiani del Caucaso, Georgia e Armenia, simbolicamente sotto la Corona dei Bagrationi, la pià antica dinastia sovrana della intera cristianità, dalle mitiche origini bibliche. Tutto questo è assolutamente chiaro e noto in Georgia, e nelle comunità georgiane e armene sparse nel mondo, ma  non in Europa, dove, i partigiani degli altri due pretendenti, oramai completamente delegittimati in patria, sono stranieri non ortodossi, interessati solo al commercio di titoli e medaglie, e non alla tutela delle nostre bimillenarie tradizioni, tantomeno al ritorno della monarchia ortodossa.
Montecarlo, Principato di Monaco
Lunedì, 9 luglio 2018
Conte Nikoloz Vardanisdzev Didebuli
 
 


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