La Commissione d'Informazione e Collegamento delle Associazioni della Nobiltà
Europea compie oggi trent'anni di vita. E' quindi una buona occasione per
esporre in questo opuscolo destinato ad un auditorio più esteso cosa rappresenti
questa Commissione, ciò che ha ispirato e messo in opera, ciò che è stato
realizzato in cooperazione tra le Associazioni che ne fanno parte, ed anche le
prospettive e le esigenze alle quali dovrà far fronte nei prossimi anni.
Inizi della Commissione
Le origini della C.I.L.A.N.E.
risalgono al 1957, scaturite da contatti bilaterali tra i giovani appartenenti
alla Associazione della Nobiltà Francese (ANF) e Belga (ANRB) dopo la fine della
seconda guerra mondiale. Il gruppo dei giovani della ANF invitò i giovani nobili
di altri paesi europei ad un incontro a Parigi dedicato al "Ruolo della Nobiltà
nella società contemporanea". Questo incontro di due giorni è ricordato
generalmente come il preludio dell'approfondimento dell'intento reciproco che si
è sviluppato dopo di allora, portando diciotto mesi dopo, alla creazione della
C.I.L.A.N.E.. In effetti, dopo una riunione a Monaco ed una sessione di lavoro
sullo statuto a Parigi, è nell'inverno successivo che la C.I.L.A.N.E. ha tenuto
a Parigi la sua riunione costitutiva il 25 aprile 1959.
Regolamento interno
La C.I.L.A.N.E. si compone di un
Delegato ufficiale per ciascuna Associazione membro. Egli può essere
accompagnato da tre persone ed in particolare da un rappresentante del gruppo
dei giovani della sua Associazione. La C.I.L.A.N.E. si riunisce due volte
l'anno, presso la sede che è quella della A.N.F. a Parigi o altrove. I normali
compiti direttivi sono svolti da un coordinatore, eletto periodicamente tra i
membri; egli presiede le riunioni. Le spese di gestione della Commissione sono
sopportate annualmente dalle Associazioni che ne fanno parte. Il coordinatore
può farsi aiutare da persone di fiducia. Lo statuto contiene inoltre
disposizioni che stabiliscono regole di procedura. La possibilità di ammettere
altre associazioni nobili è esplicitamente prevista.
Nel sottolineare
l'autorità primordiale delle Associazioni membro, lo statuto assegna alla
commissione i seguenti compiti:
- Mantenere e sviluppare tra di loro delle relazioni amichevoli e
dei benefici reciproci.
- Favorire gli scambi fra i membri, specialmente tra
i giovani appartenenti alle associazioni di nobiltà rappresentate.
-
Assicurare un collegamento efficace tra le sue associazioni e costituire per
esse un mezzo di informazione permanente.
Non bisogna
considerare questi impegni come limitativi, ma piuttosto come una indicazione
dei campi nei quali deve impegnarsi. In effetti le risoluzioni della Commissione
si fanno sempre in gran libertà d'ingegno, si dibattono i problemi posti e
ciascuna delegazione può proporre lo studio degli argomenti che ritiene
appropriati. Il coordinatore propone un ordine del giorno comprendente tulli gli
argomenti che ritiene opportuni. In fine, la stessa Commissione può suggerire
tutte le regole che portino miglioramento allo statuto, nella misura in cui ciò
si accerterà valido.
I campi di attività ed il margine degli obiettivi che la
C.I.L.A.N.E. può stabilirsi sono abbastanza larghi. Naturalmente la commissione
non eserciterà più il suo ruolo se saranno eccedute le competenze o le norme che
regolano le attività proprie delle Associazioni che ne fanno parte. Non si deve
dimenticare che l'azione della C.I.L.A.N.E. dipende prima di tutto dal sostegno
apportato dalle Associazioni membre.
Ne risulta che la C.I.L.A.N.E. non è una
confederazione di associazioni, che non è chiamata ad immischiarsi nei loro
affari interni e che non è neanche una "lobby" a loro favore. Essa costituisce
un organo comune tra le nobiltà d'Europa, che gli apporta la cornice necessaria
ad una presa di coscienza di origini storiche, di tradizioni, di principi
religiosi ed etici che gli sono comuni. Ciò che nel corso degli ultimi secoli ha
separato la nobiltà dei nostri paesi non deve essere un ostacolo, ma piuttosto
un invito a comprenderci meglio.
Manifestazioni dei giovani
I gruppi dei giovani (tra
i 18 e 30 anni) hanno sviluppato, sotto gli auspici della commissione,
molteplici manifestazioni a carattere internazionale, riunioni, week-ends,
escursioni, cainpi per attività sportive, etc. Alcune di queste manifestazioni
hanno avuto una così grande risonanza che i partecipanti si sono ritrovati venti
anni dopo per commemorarne l'anniversario. Se aggiungiamo le manifestazioni
proprie delle associazioni, riunioni, assemblee annuali, serate danzanti, etc.
alle quali è invitato un gran numero di stranieri; di tanto in tanto sono state
combinate le une con le altre. Si deve anche qui ricordare gli inviti a titolo
personale di amici appartenenti ad associazioni straniere, conosciuti grazie ai
contatti legati all'occasione dei precedenti incontri. Dall'importanza di questi
incontri, la frequenza, gli anni, la durata, il numero ed i nomi dei
partecipanti, è impossibile di valutarne, anche approssimativamente, la
levatura. E comunque certo che gli incontri che hanno avuto luogo fin'ora sono
stati parecchie migliaia. Complessivamente è qui che si sono concretizzati nel
modo più evidente e soddisfacente gli intenti che i fondatori della C.I.L.A.N.E.
si erano posti nel crearla.
Scambi
Per quel che concerne i giovani tra i 12 ed i
l7anni circa, non esistono ancora dei veri scambi multilaterali. Solo funzionano
gli scambi bilaterali tra le associazioni francese e tedesca grazie all'opera di
una persona che raccoglie tutte le domande e offerte. Naturalmente ci sono
scambi tra famiglie amiche ma si verificano al di fuori della C.I.L.A.N.E.
In
questo contesto bisogna nominare anche i raduni realizzati negli ultimi dieci
anni per i giovani di questa età in seno alle associazioni nazionali. Questi
raduni hanno attirato da un anno all'altro un numero crescente di giovani di
altri paesi. L'esperienza di vita in comune per delle settimane, gli incontri di
giovani della stessa età di differenti paesi, l'avvio in comune per superare la
stessa tappa, la sosta in ritrovi gradevoli e la partecipazione a riunioni
amichevoli, tutto ciò ha contribuito a dare ai partecipanti una motivazione
straordinaria. Non c'è che da augurarsi che questo successo abbia anche
ricompensato gli organizzatori e gli ospiti per l'impegno avuto perche' questi
raduni siano riusciti.
Non bisogna dimenticare l'accoglienza che hanno
ricevuto, successivamente, coloro i quali soggiornarono nel paese di un'altra
associazione. Se lo desiderano essi vengono accolti nel luogo del loro soggiorno
dai responsabili regionali o locali delle nostre associazioni che li mettono
direttamente in contatto con altri membri. In due casi, questi contatti sono
anche finiti in gemellaggio di gruppi regionali e locali.
Congresso
Il congresso che si tiene ogni quattro anni
tra un paese e l'altro ha preso un grande slancio. Tra gli 80 e i 250
partecipanti si riuniscono ogni volta per discutere di argomenti accurata mente
preparati dalle delegazioni, e si prendono delle decisioni. E' anche l'occasione
di visitare paesi, organizzare escursioni ed assistere insieme a cerimonie
religiose. La parte ufficiale termina generalmente con una serata
danzante.
La C.I.L.A.N.E. si occupa della preparazione in generale e fissa il
tema del congresso mentre l'Associazione ospitante stabilisce il programma
giornaliero e si incarica dell'organizzazione materiale e tecnica.
Tutti i
congressi che hanno avuto luogo fin'ora (Parigi 1957, Monaco 1958, Bruxelles
1959, Vienna 1960, Baden-Baden 1963, Parigi 1965, Venezia 1969, Bruxelles 1973,
Monaco 1976, Avignone 1982, Madrid 1985, Porto 1989) hanno avuto una
rimarchevole risonanza. Quando i congressi tenninano, dispiace sempre di doversi
lasciare dopo aver iniziato a far conoscenza; un buon numero di partecipanti
hanno riassunto le loro impressioni dicendo che hanno avuto veramente la
sensazione di appartenere ad una sola grande famiglia nobiliare
d'Europa.
Fuori da questi congressi, le associazioni che invitano la
C.I.L.A.N.E. ad una riunione nel loro paese organizzano generalmente in questa
occasione un incontro amichevole e lo fanno coincidere con una manifestazione
interna.
Altre attività
Tra le attività meno apparenti bisogna
ricordare la reciproca messa a disposizione delle pubblicazioni tra le
associazioni, l'informazione su soggetti di comune interesse, l'avviso sulle
frodi dei nomi, e soprattutto gli scambi di idee.
Argomenti in sospeso
Questo incoraggiante bilancio
non deve fare dimenticare che esistono anche delle imperfezioni. - Riflettendo
sulla costruzione europea, si deve ammettere che la C.I.L.A.N.E. resterà un
organo incompiuto fintantocché la nobità dei paesi dell'Europa del Nord non
saranno associati. La nozione di solidarietà richiede di stabilire ugualmente
dei contatti permanenti con la nobiltà cristiana, originaria soprattutto
dell'Europa Orientale, che è dispersa attraverso il mondo e non ha per
consegueza il modo di creare un'associazione, eccezion fatta per la nobiltà
russa la cui sede è a Parigi. La scelta del francese come sola lingua ufficiale
della C.I.L.A.N.E. rende difficile la cooperazione per le persone che non hanno
padronanza del francese ed anche dispendiosa la traduzione dei testi redatti in
un'altra lingua e vice versa. Ciò restringe le possibilità di comunicare i
lavori della C.I.L.A.N.E. agli aderenti delle associazioni membre non francofone
e di tenerle al corrente delle sue attività. Per porvi un po' di rimedio la
Commissione ha ammesso recentemente l'inglese come lingua di lavoro e di
riunione. Questa succinia esposizione non è il luogo più adatto per esaminare
questi problemi più da vicino e per trovargli soluzione; senza dubbio bisogna
accettare che non si può ancora ottenere tutto ciò che sarebbe
augurabile.
Prospettive
Ci troviamo alle soglie del secondo
millennio della nostra era. In questa fase della nostra storia noi constatianio
da una parte la progressiva integrazione dei paesi della Comunità europea, ma
dall'altra i profondi cambiamenti che toccheranno la nostra società come nostra
concezione etica, religiosa e sociale.
Questo sviluppo riguarda naturalmente
anche le tradizioni e gli ideali, le idee e le concezioni che ci hanno portato a
istituire la C.I.L.A.N.E. ed a mettere in piedi le manifestazioni descritte.
Essa costituisce una sfida senza eguale per noi tutti, sfida alla quale non ci
possiamo sottrarre, se vogliamo mantenere la nostra identità.